[vc_row][vc_column][vc_column_text dp_text_size=”size-4″]Burian e neve :
Oggi il Centro di Calcolo Americano ci stupisce con la sua ultima emissione modellistica: Burian e neve dalle steppe della Siberia alla val padana, mentre il Centro di Calcolo Europeo vede una dinamica simile ma meno estrema.
Vediamo di capire nel dettaglio la dinamica di questa configurazione che si andrebbe a creare.
Avevamo già provato a tracciare una possibile linea di tendenza per il prossimo inverno 2023 – 2024, analizzando gli attori in campo, le variabili e le statistiche in questo articolo, dove abbiamo evidenziato che un forte evento di El Nino, come quello in corso modifica alcune dinamiche della circolazione.
La corrente del golfo, questa sotto effetto del El Niño, si alzerebbe di latitudine, andando a scaricare l’acqua calda proprio in zona polo nord, creando un anticiclone termico caldo che si collegherebbe all’Anticiclone delle Azzorre con addirittura un contributo del collega Africano, quindi si creerebbe una lingua calda che andrebbe a bucare il pattern circolatorio di natura stabile semi-permanente, creando un lobo in direzione Repubbliche Baltiche per poi collocarsi sulle steppe Russe, ed in moto retrogrado abbracciare il centro del continente Europeo.[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text dp_text_size=”size-4″]Come si evince dall’elaborato del modello Americano GFS, prevista per il 18 Ottobre, un’anomalia della temperatura ad 850 hPa (circa 1550 metri d’altezza) che dall’Atlantico raggiunge il polo Nord.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”4287″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text dp_text_size=”size-2″]CREDITS: GFS / WXCHARTS.COM[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text dp_text_size=”size-4″]In questo elaborato notiamo le temperature previste sempre a 850 hPa (circa 1550 metri d’altezza) per il giorno 20 Ottobre.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”4286″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text dp_text_size=”size-2″]CREDITS: GFS / WXCHARTS.COM[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text dp_text_size=”size-4″]Mentre in quest’immagine, vi è l’elaborazione dei venti a quota del suolo, sempre per il 20 di Ottobre.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”4285″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text dp_text_size=”size-2″]CREDITS: GFS / WXCHARTS.COM[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text dp_text_size=”size-4″]Questi sono gli apporti nevosi previsti, tra il 20 ed il 21 Ottobre, niente a che fare delle annate nevose storiche, ma dopo tanti mesi di caldo, trovare un ribaltamento del tempo di questo tipo ed in 10 giorni è notevole.
Gli accumuli previsti in pianura dai 5 ai 10 cm mentre in montagna tra i 20 ed i 30 cm.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”4288″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text dp_text_size=”size-2″]CREDITS: GFS / WXCHARTS.COM[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text dp_text_size=”size-4″]IL Centro di calcolo Europeo va più morbido, anticipa il tutto al 17 Ottobre, ma con un riscaldamento più moderato verso il polo nord e nell’elaborato le temperature si riferiscono ad una quota ad 850 hPa (circa 1550 metri d’altezza) ed il freddo intenso rimane confinato sulla federazione Russa, e qualcosa che arriva alle porte dell’Italia.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”4283″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text dp_text_size=”size-4″]Rimanete aggiornati su www.meteonews.life e sulle nostre APP Android e Apple[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]