FOCUS Aria gelida sull Italia in Ottobre a causa dello stratwarming
Inizio d’Autunno movimentato sull’Italia, con caldo fuori stagione, poi intense perturbazioni ed addirittura due Cicloni tra cui Boris che sta apportando intenso maltempo su molte zone d’Italia.
Il maltempo che con altre perturbazioni in arrivo, dovrebbe perdurare fino all’ultimo week end di Settembre, quando è previsto un colpo di coda dell’Estate proprio a partire da Sabato 28 Settembre.
Nei giorni seguenti dovrebbe proseguire l’Estate Settembrina con temperature fino a 30 gradi al Sud.
Intanto sembrerebbe prepararsi uno stratwarming sul Polo Nord, con successiva discesa di aria artica sull’Italia, ma cos’è lo stratwarming?
Il riscaldamento stratosferico, noto anche come stratwarming, è generalmente associato all’assorbimento della radiazione ultravioletta da parte dell’ozono presente nella stratosfera.
Questo fenomeno può essere classificato in base alla variazione di temperatura osservata come lieve, moderato o intenso, con anomalie che possono raggiungere fino a 60°C, rilevabili attraverso radiosondaggi atmosferici.
Nonostante si verifichi nella stratosfera, uno strato superiore rispetto alla troposfera dove si sviluppano i comuni eventi meteorologici, il riscaldamento stratosferico può influenzare in modo significativo le condizioni meteorologiche a livello del suolo.
Infatti, questo fenomeno è in grado di causare una rottura o scissione (split) del vortice polare, una depressione in quota situata sopra il Polo Nord, specialmente durante l’inverno, che regola le discese di aria fredda verso le medie latitudini.
Quando avviene lo split, si forma un’area di alta pressione sul polo, caratterizzata da temperature anomale superiori alla media anche nella troposfera, mentre i due lobi del vortice polare si spostano verso sud e nord, portando condizioni di maltempo e un brusco abbassamento delle temperature.
Questo schema atmosferico è stato responsabile delle ondate di gelo più intense che hanno colpito l’Europa, inclusa l’Italia, negli anni 1929, 1963, 1985, 2012 e 2018.
Tuttavia, questa configurazione atmosferica è temporanea e reversibile: il vortice polare può ricomporsi entro 15-20 giorni sulle latitudini abituali.
Sebbene il meccanismo esatto attraverso il quale il riscaldamento stratosferico influenzi la troposfera non sia ancora completamente compreso, rimane un argomento di studio attuale.
Dopo questa doverosa spiegazione di cos’è lo stratwarming per chi ancora non conoscesse il fenomeno, torniamo alla previsione.
Il modello Americano prevede un riscaldamento proprio sul Polo Nord a partire da Domenica 22 Settembre con un caldo anomalo fino a 15 gradi alla quota di 10 hPa circa 31.000 metri d’altezza che sembrerebbe perdurare per almeno una settimana.
L’entità della temperatura di 15 gradi sarebbe di tipo lieve per lo stratwarming e non è paragonabile a quello fino a 50 / 60 gradi che si sono raggiunti nelle grandi ondate di gelo, che hanno coinvolto l’Europa con risvolti di gelo sul vecchio continente, ma sarà sufficiente per far arrivare un lobo artico direttamente sull’Italia con temperature di molti gradi al di sotto la media.
Nell’elaborato la previsione dello stratwarming sul Polo Nord prevista per Venerdì 4 Ottobre alla quota di 10 hPa circa 31.000 metri d’altezza (clicca per ingrandire):
Mentre nel secondo elaborato l’entità dell’aria molto fredda sempre prevista per Venerdì 4 Ottobre alla quota di 850 hPa che corrisponde a 1500 metri d’altezza, con temperature fino a 15 gradi al di sotto della media del periodo (clicca per ingrandire):
Già a partire da Venerdì 4 Ottobre ci dovremmo trovare da un clima tardo estivo ad un clima simil invernale con un calo drastico delle temperature in sole 36 / 48 ore.
Il modello Americano ha fiutato questa configurazione ma mancano ancora due settimane agli eventi e la probabilità di realizzazione è medio bassa, però sembra che il clima in queste ultime settimane abbia ritrovato un dinamismo perso negli ultimi anni.
Vi terrò aggiornati giorno per giorno sull’evolversi della situazione e sulle temperature, oltre che sulle precipitazioni che potrebbero essere nevose a quote molto basse.
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